ALL’ ALPE DEVERO, RIGENERARSI CAMMINANDO.
Siete a Milano. Avete come al solito il tempo tirato. Eppure due giorni a camminare all’Alpe Devero vi basteranno per rigenerare corpo e mente. Ma se i giorni diventano quattro (ad esempio usando il ponte del 15 agosto, che quest’anno cade di martedì) sono perfetti per rilassarvi e ricaricarvi per benino.
Perché se camminare la montagna fa bene, farlo al Devero fa benissimo. Perché il Devero è un altipiano senza auto (restano nel parcheggio appena fuori), perfetto per muoversi a piedi in sicurezza e tranquillità.
Perché siamo a 1600 metri, l’altezza giusta per stare davvero al fresco, e dormire col piumone anche ad agosto.
Perché potete fare tante camminate di tutti i tipi, da quelle più semplici a quelle più tecniche, della lunghezza giusta per ritemprarvi.
Sono personalmente convinto – senza alcuna base scientifica - che per sentire i benefici del camminare in montagna bisogna passeggiare per almeno 4 ore, meglio per 5, ancora meglio per 6-7 ore al giorno.
Insomma bisogna fare quello che in città non facciamo mai, cioè stancarci fisicamente, ma progressivamente. Massimo rispetto per i runner urbani, ma trovo bellissimo poter non concentrare lo sforzo in un’ora, ma spalmarlo sulla giornata, gustandosi il piacere di respirare aria pulita e di faticare dolcemente.
L’Alpe Devero è il luogo ideale per passare qualche giorno così.
Un giorno potete fare il giro dell’Alpe, poi salire al Lago delle Streghe (avete presente il laghetto alpino dei puzzle che ci regalavano da bambini? E’ lui) e da lì fare il giro del Lago di Codelago (detto anche di Devero). I più tosti potranno raggiungere la bocchetta d’Arbola, il passo al confine con la Svizzera. Per secoli fu percorso dai Walser, le popolazioni di lingua tedesca inventrici del Bettelmatt (ne parliamo dopo) che, provenienti dal Vallese, avevano colonizzato la val Formazza e le valli sotto il Monte Rosa.
Un altro giorno potete invece salire all’Alpe Buscagna e da lì raggiungere il Monte Cazzola, una vetta di 2300 metri alla portata di tutti (non per nulla è tra le escursioni consigliate dall’utile sito www.lamontagnadeiragazzi.it, che suggerisce diverse altre passeggiate belle e facili al Devero) da cui si gode di una vista bellissima sulle montagne dell’Ossola.
Da non perdere anche il giro dell’est di Devero, all’Alpe Sangiatto e al Lago di Pojala, come pure il Passo della Rossa da cui avrete una vista perfetta sull’Alpe.
Una escursione un po’ particolare è quella di scendere a Baceno percorrendo l’antica mulattiera walser, per poi rientrare in autobus.
Altri sentieri ben spiegati li trovate su www.sentieridelverbanocusioossola.it.
All’Alpe Devero ci sono diverse possibilità di alloggio, che trovate su www.alpedevero.it o cercando su Google (ad esempio i numerosi b&b nati negli ultimi tempi sull’Alpe). C’è anche un bel campeggio ovviamente senza auto (7 € a notte per la tenda + 6 € a persona, quindi in due spendete 19€).
Oggi tra le varie possibilità vi consiglio i due alberghi più antichi del Devero, la Locanda Alpino e la Pensione Fattorini, entrambi ultracentenari e con molte arredi d’epoca.
Certo, la sistemazione è semplice (i letti quasi sempre singoli; in entrambi i bagni condivisi; all’Alpino hanno anche alcune camere nuove con bagno), ma l’atmosfera è quella della montagna d’altri tempi e il costo contenuto (mezza pensione, consigliabile, 50€ alla Pensione Fattorini, 55€ alla Locanda Alpino, che salgono a 70€ se la camera è moderna con bagno). Entrambi offrono anche camere da 4 letti, perfette se avete bambini con voi.
Ultimo ma non meno importante, in entrambi i casi hanno ancora disponibilità per agosto (ma non aspettate l’ultimo giorno per prenotare).
E il cibo? Quello classico di questi luoghi. Un po’ dappertutto polenta, brasato e formaggi. Tra i formaggi – se lo trovate dell’anno scorso, quello nuovo non è ancora pronto – assaggiate il Bettelmatt, formaggio a pasta semi cotta che si ottiene dalla lavorazione di latte vaccino intero crudo, prodotto da bovine di razza bruna italiana nutrite al pascolo, ad esempio all’Alpe Sangiatto. Il caseificio con assaggi è a Crampiolo, mentre a Devero trovate una latteria che vende una vera rarità, latte appena munto di malga.
Se volete mangiare bene all’Alpe Devero vi consiglio di andare a Casa Fontana. E’ una bellissima baita in un bosco poco sopra l’Alpe, ben restaurata qualche anno fa. Difficilmente ad agosto troverete una camera libera nel fine settimana (ma tentar non nuoce; mezza pensione a 75€ a testa), ma sarete i benvenuti a pranzo o a cena. A mio avviso è il posto dove si mangia meglio al Devero: 25-30€ ben spesi, vino della casa compreso. In menù la tradizione ossolana modernizzata: violino di capra, tagliatelle al crudo di Vigezzo, coniglio alla cacciatora, trota al forno, crostata di mirtilli.
All’Alpe Devero si arriva in due modi: in auto sono 160 km, quasi tutti di autostrada o superstrada, e ci metterete poco più di 2 ore (qualcosa di più la domenica sera tornando a Milano). Oppure in treno (fino a Domodossola) più autobus da Domo a Baceno e da lì coincidenza con minibus fino a Devero. Ad esempio partendo alle 7.29 da Milano Centrale arrivate a Domo in tempo per prendere l’autobus delle 9.20 che, col cambio a Baceno, vi porta alle 10.30 all’Alpe Devero. Ci avete messo poco più che in auto, e vi risparmiate pure il parcheggio a Devero (6-9€ al giorno).
Ultimo vantaggio di viaggiare senza auto: se viaggiate leggeri (uno zaino con l’essenziale) l’ultimo giorno potete andare a piedi dall’Alpe Devero all’Alpe Veglia, partendo di buon mattino. La traversata è bellissima. Arrivati a Ponte, ai piedi dell’Alpe Veglia, troverete l’autobus che con un cambio vi porta a prendere il treno a Domodossola (Domo è un po’ come Roma: tutte le strade dell’Ossola portano lì).
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