Otto trattorie dove merita davvero andare
Cosa è una trattoria? La vera trattoria è un posto che fa da mangiare (anche) cibi tradizionali di quel posto, e dove vanno normalmente a mangiare (anche) gli abitanti del posto.
E' un posto dove si mangia come si mangia in quel posto. Dove c'è maggiore tradizione gastronomica, si mangerà meglio. Dove la tradizione gastronomica si limita a due-tre piatti, mangerete quelli.
Comunque mangerete almeno dignitosamente, perchè altrimenti la gente del posto non ci andrebbe a mangiare.
Quindi il miglior modo per individuare una buona trattoria è chiedere agli abitanti del luogo: ma voi quando andate fuori a cena, dove andate? Ovviamente meglio sentire più opinioni, e scegliere quei posti che raccolgono più citazioni (scusate la mia deformazione professionale).
Purtroppo le trattorie si stanno estinguendo. Chiudono quando i loro gestori sono troppo anziani per portarle avanti.
O cambiano gestione, si "modernizzano" trasformandosi in griglierie, pizzerie, cotoletterie, insalaterie, prosciutterie. Magari ottime, ma perdendo il legame con la tradizione del territorio. E aumentando inutilmente i prezzi.
Qualche trattoria ancora resiste. Tra quelle che conosco ne ho scelte otto, in otto posti dove merita comunque andare per una gita o per una vacanza.
Altri consigli di trattorie seguiranno, perchè non possiamo farne a meno, delle trattorie.
Almeno io la vedo così.
1. Malga Munt da Rina, Val Badia, Alto Adige
Per mangiare in una delle più raffinate trattorie d'Italia (ma è ancora Italia qui?) dovete salire in auto fino a Rina, villaggio dove si parla ancora ladino, sul versante ovest della Val Badia, Alto Adige. Lasciate l’auto al parcheggio del campo sportivo, e salite a piedi per circa un’ora nel bosco di abeti. Sul sentiero incontrerete probabilmente diversi scoiattoli, sia neri che rossi. Loro mangiano ghiande e pigne, quindi non sono vostri concorrenti.
All’improvviso vi appare una malga, e magari all’inizio la scambiate per uno dei tanti buoni punti di ristoro estivi disseminati lungo i sentieri di questa regione. Infatti ha il grande bandierone rosso e bianco del Tirolo. Vi guardate attorno, aprite il menù e vi accorgete che non è uno dei tanti. Qui nulla è lasciato al caso. Assaggiate il loro pane e ve ne innamorate. Alla Munt de Rina vi fermerete più volte di ritorno da magnifiche passeggiate sull’alpe di Luson (una lunga prateria di alta quota, come doveva essere l’Alpe di Siusi prima dell’invenzione degli impianti di risalita), avendo sempre di fronte il Sass de Putia e il rasoio dolomitico delle cime delle Odle. Per mangiare spenderete tra i 15 e i 25 €, vino escluso. Avviso per i cultori della materia: il latte (se lo hanno appena munto, chiedete) è molto buono. Quasi come quello che trovate a poca distanza di qui, sulla prima malga lungo il sentiero che dal passo Erbe gira intorno al Sass de Putia, la prima roccia dolomitica della Val Badia.
Per dormire avrete sempre - anche in alta stagione - l’imbarazzo della scelta. La Val Badia è disseminata di pensioni, agriturismi e zimmer varie, una più bella dell’altra e ovunque con ottimo rapporto qualità/prezzo. I miei preferiti sono il moderno albergo Al Cargà, proprio a Rina (attenzione: spendete ben 45 € di mezza pensione e si mangia esageratamente bene, e tanto) e a poca distanza in comune di Antermoia l’albergo storico Al Bagn Valdander, restauro filologico di alto livello di una antica “stazione termale” contadina (mezza pensione sui 55 €, posto isolato e bellissimo).
2. Konoba Hibenicia, Lubenice, Isola di Cres / Cherso, Croazia
Facciamo che cercate un mare magnifico e ben poco affollato. Dove potete stare da soli a Ferragosto in una caletta raggiunta in mezz’ora a piedi o affittando un gozzo. Il tutto a 500 km da Milano, senza traghetti da prenotare. L’isola di Cres (all’epoca dei miei nonni, Cherso) è ciò che fa per voi. Certo, trovare in alta stagione un appartamento in affitto sul mare senza averlo prenotato con buon anticipo sarà dura, ma se andate su AIRBNB qualcosa a 3-4 km dal mare lo trovate, e la spesa vale sicuramente l’impresa. Da fine agosto trovate quello che volete a prezzi davvero interessanti.
A Cherso poi si mangia piuttosto bene: sparse per l’isola trovate parecchie buone Konobe (= trattorie) dove il menù è un po’ “alla greca”, cioè sempre lo stesso, ma la qualità media è decisamente alta, rispetto ad altri luoghi della Dalmazia. Ecco, Cherso non è un paese per vegani: molto pesce e carne arrosto, e un solo tipo di verdura, l’onnipresente bietola (“l’erbetta” la chiamava mia nonna Linci, grande cuoca che era nata poco lontano). Tra le tante premio la Konoba Hibenicia a Lubenice, un paese quasi abbandonato, in una spettacolare posizione in alto sul mare, su un balcone aereo da cui la vista spazia su tutto il Quarnaro (il braccio di mare tra l’Istria e le isole di Cherso e Lussino, temuto dai naviganti quando è spazzato dalla bora). Alla Konoba Hibenicia mangerete il miglior agnello cotto nella peka (una specie di grande campana di terracolla) dell’isola, oltre ad altre eccellenze gastronomiche come un brodo di pecora per nulla grasso e molto saporito. Posteggiate all’ingresso del paese di Lubenice. Spenderete circa 300 Kune (circa 25 €).
Per dormire: come dicevamo affittate una casa su AIRBNB o su Casamundo. I costi sono nettamente inferiori a quelli italiani, ma scegliete bene ciò che affittate. Lasciate perdere le agenzie locali: difficile capirsi e avere certezze.
3. Trattoria da Rosanna, Casale di Pari, Grosseto
Casale di Pari è un gioiello nascosto, in cima a una collina che guarda verso la Maremma e il mare. La Siena-Grosseto passa in galleria sotto il paese, quindi chi la percorre non si accorgerà mai della sua esistenza. Ma se fate la cosa giusta, cioè preferite la vecchia strada che tra infinite curve e saliscendi collegava e collega Siena alla Maremma scoprirete vere meraviglie, tra cui le terme medievali di Petriolo, sicuramente le più antiche d’Europa ad essere giunte intatte fino a noi. Risalendo da Petriolo voltate a destra ed eccovi alla minuscola Casale di Pari, dove nell’unica piazza (col pozzo) vi aspetta la Rosanna. Non aspettativi alta cucina o grandi sorrisi ma un servizio corretto, un conto molto onesto e ottime tagliatelle. Fuori stagione se siete molto fortunati troverete ancora qualche ottuagenario del posto che declama stornelli del calendimaggio e terzine dantesche. Dopo pranzo scendete a Pari, strano paese perfettamente circolare. Io stavo per comparmici una casa d'impulso, una volta.
Può essere una ottima idea usare Casale di Pari come base per una o due settimane di vacanza in Maremma d'estate. Il bel mare di Marina di Alberese, la spiaggia deserta più lunga d'Italia (Sardegna esclusa) è a un'ora effettiva di macchina, con possibili piacevoli deviazioni. Casale è a 500 metri di altitudine, quindi fa sempre fresco, o quasi.
Trattoria da Rosanna Piazza Milazzo 1, 58045 Casal di Pari, Civitella Paganico. Chiuso il lunedì. Conto sui 20 €.
Dormire: B&B L’Ulivo Parlante o Casa Guaitoli, entrambi a Casale di Pari. Oppure affittate su AIRBNB.
4. Ristoro Su Coile, Cala Sisine, Baunei, Ogliastra
Cala Sisine è in Sardegna, tra Cala Gonone e Santa Maria Navarrese. Il tratto di costa selvaggia (non fiancheggiata da strade) più lungo d’Italia: 40 km. A Cala Sisine ci arrivate in molti modi, ma non in auto. Facendo trekking lungo il fantastico Selvaggio Blù (ma non dovete soffrire di vertigini). Scendendo a piedi la Codula di Sisine. Oppure (io lo ho fatto e lo consiglio) andate a Cala Gonone, noleggiate un kajak, e pagaiate qualche ora verso sud. Se avete con voi tendina e sacco a pelo a Cala Sisine potete dormirci. Un’esperienza unica, che non dimenticherete facilmente. Infatti a Cala Sisine c’è una sorta di campeggio “gestito” dal Ristoro Su Coile. Ci andate a fare prima colazione e cena, e loro vi offrono doccia e sanitari (puliti). La cena è quella solita degli agriturismi sardi: antipasti, ravioli e carne arrosto. Nulla di speciale. Ma assolutamente eccezionale la quantità di stelle sopra di voi. Se non lo hanno aumentato, menù fisso a cena 25 €. Colazione costosuccia e non esaltante, ma alternative non ce ne sono. I soliti problemi del monopolio. Complessivamente non economico, ma a buon mercato se condiderate che i costi comprendono quelli del "campeggio".
Per dormire: ho letto da qualche parte che forse affittano tende già attrezzate. Ma non ho trovato nessun loro riferimento telefonico o mail per verificare la notizia. Quindi per prudenza mi porterei la mia. Buona vacanza a Cala Sisine.
5. Trattoria la Scaletta, Sarzana, La Spezia
Le certezze nella vita sono importanti, anche in trattoria. Ecco perché mi piace tornare ogni tanto alla Scaletta a Sarzana, e mandarci gli amici. Alla Scaletta ci andavo frequentemente una trentina di anni fa, quando col suo menù a credo 5.000 lire era perfetto per gli studenti in vacanza (i miei abitano da qulle parti). Erano i primi anni ’80 e si mangiava: 1) tagliatelle al ragù 2) tagliatelle al pesto 3) tortelli 4) coniglio in umido 5) agnello fritto. Ci sono tornato mesi fa e il menù offriva: 1) tagliatelle al ragù 2) tagliatelle al pesto 3) tortelli 4) coniglio in umido 5) agnello fritto. Tutto non eccelso ma assolutamente piacevole. Poi il posto è davvero bello, e i tavoli sotto al pergolato godibilissimi (provate a prenotare quelli, è estate). Per arrivare alla Scaletta utile un buon navigatore. Oppure arrrivate all'Ospedale e ci siete quasi. E poi Sarzana è una delle piccole città d’Italia più carine e vivaci. E si sa vendere. Ad agosto la Soffitta in Strada, un must per gli appassionati di antiquariato. Il primo week end di settembre il Festival della Mente, un classico dei festival culturali in Italia – direi dopo Mantova n°2. Prenotate tutto però. Almeno un week end a Sarzana, ci sta. Non ve ne pentirete.
Trattoria la Scaletta, Via Bradia 5, 19038, Sarzana. Chiuso martedì. Spenderete sui 20 €.
Per dormire: AIRBNB o b&b a Sarzana. Attenzione all'affollamento durante il Festival della Mente. Altra possibilità: uno dei tanti b&b sulle colline e le prime montagne della Lunigiana. Buona base per una settimana mare / monti.
6.Trattoria da Sergio alle Grotte, Roma
A mio avviso una delle location più impressionanti di Roma. Ma cosa dico, d’Europa. Allarghiamoci pure, del mondo. A 100 metri a nord-ovest ,piazza della Quercia con Palazzo Spada e l’incredibile prospettiva del Borromini. Poco oltre piazza Farnese, la (secondo me) più bella piazza monumentale del mondo. 200 metri a nord la (secondo me) più bella piazza non monumentale del mondo, Campo de’ Fiori. Poco a sud ponte Sisto, il più bel ponte rinascimentale giunto intatto fino a noi e quel meraviglioso esperimento di urbanistica cinquecentesca che prende il nome di via Giulia. E Sergio? Sergio è una incasinata trattoria romana (ma meno incasinata di quelle di Campo de’ Fiori o di Trastevere), dove potrete attendere da 1 a 60 minuti (impossibile saperlo prima) e ti portano un bicchiere uno, e con quello devi arrangiarti qualunque cosa tu beva (state sul bianco, meglio - meno peggio). Ma è tutto assolutamente commestibile, e nel piatto se resta qualcosa è solo perché le porzioni sono davvero esagerate. Secondo me l’amatriciana merita la visita. La carbonara una deviazione. L’abbacchio l’attesa.
Trattoria da Sergio alle Grotte, Vicolo delle Grotte 27, Roma. Spenderete sui 25 €, col vino in brocca. Porzioni esagerate, stile piatto di spaghetti di Nando - Alberto Sordi (ricordate? "Pasta tu me sfidi io te magno!")
Per dormire: migliaia di posti a Roma, forse il meglio oggi è AIRBNB o usare Booking facendo attenzione alle valutazioni degli ospiti. Mai andare sotto gli 8/10 direi - almeno a Roma. Oppure provate l'esperienza quasi mistica dei pensionati religiosi. Camere pulite ma tristissime, spesso in indirizzi eccellenti. Sono su Booking anche loro.
7. Trattoria Posteria di Torba, Gornate Olona, Varese
Diciamocelo: la valle dell’Olona non è una delle più belle valli d’Italia. E il Varesotto, in cui l’Olona scorre, non può competere col Monferrato in termini di gastronomia da trattoria (anzi). Ma Milano è a 40 km, e ci arrivate in meno di un’ora anche se vi siete decisi la domenica alle 11. Poi (ragione prima del viaggio che vi consiglio) sulle rive dell’Olona si nascondono due dei più interessanti cicli d’affreschi d’Italia. Nel 1435 Masolino da Panicale dipinse la vita di San Giovanni Battista al Battistero della Collegiata di Castiglione Olona; ben sette secoli prima un ignoto maestro di cultura bizantina, forse proveniente dalla Siria, aveva dipinto a Santa Maria Foris Portam di Castelseprio un ciclo di storie tratte da un Vangelo Apocrifo, quello di Giacomo. Solo l’espressione dell’asino che porta Maria a Betlemme vale il viaggio. Per chi è impallinato di archeologia altomedioevale ci sono anche da visitare gli scavi del Castrum e il Monastero di Torba, ora nel patrimonio del FAI. Per pranzo c’è la Trattoria Posteria (= antico lombardo per negozio che vende un po’ di tutto) a Torba. L’arredo è originale 1920, l’ambiente gradevole e rilassato, il menù non esattamente light ma saporito. Un consiglio: state sulle cose più tradizionali come salumi e pollo al mattone. Vero slow food: ci metterete almeno un paio d’ore.
Trattoria Posteria di Torba. Via C. Battisti 2, Gornate Olona. Spenderete sui 25-30 €
Per dormire: gita in giornata. Altrimenti continuate verso il lago Maggiore e le montagne intorno: posti interessanti dove dormire nella zona di Luino - Monteviasco.
8. Trattoria Castello, Gudo Visconti, Milano
Sono capitato da queste parti seguendo il consiglio di Anna della Posteria nel Borgo di Baggio (un bel negozio di alimentari sceltissimi con ristoro.. da visitare), che mi ha consigliato di andare a fare rifornimento di riso e salsicce dal signor Gilardi alla Cascina Cassinetta dei Ronchi che sta poco fuori il paesino di Gudo Visconti. Ottimo consiglio, tanto che il Gilardi è diventato nostro fornitore a Cibario di un gran riso Carnaroli e di salsicce di maiali allevati in cascina con tecniche veramente cruelty free.
Siamo a 19 km da piazza del Duomo, il paese è davvero minuscolo con una piazza col municipio, la chiesa e la Trattoria Castello. Non pensate di trovare torri merlate o ponti levatoi: il castello visconteo è sparito, resta la trattoria che ha un bel cortile porticato per mangiare all'aperto e permettere ai bambini di muoversi un po'.
Cosa si mangia? Che domande, in primo luogo risotto (anche con la salsiccia) tutto l'anno. Ma anche cotechino (pure d'estate, mi dicono) e diversi piatti di cucina lombarda di pianura, molto ruspante. Cassoeula buona (ma almeno quella non la fanno d'estate). Spenderete un bel 20-25€, con un rapporto qualità prezzo assai favorevole (e comunque migliore che in molti "agriturismi" della zona dediti ai training aziendali e alle cerimonie).
Dopo il risotto (o forse meglio prima) avete l' Abbazia di Morimondo a 5 km e la Piazza Ducale di Vigevano a una decina. Come, non le avete mai visitate?
(Occhio che il ritorno da Vigevano a Milano la domenica sera può essere molto lento; meglio andarci al mattino e poi fermarsi a pranzo a Gudo - per prenotare alla Trattoria Castello il telefono è 02 944 0531).
VI E' PIACIUTO QUESTO ARTICOLO? ALLORA CONDIVIDETELO SU FACEBOOK O SU TWITTER . AIUTATECI A FARE CONOSCERE QUESTO BLOG
CONOSCETE CIBARIO? PER SAPERNE DI PIU' VISITATE LE ALTRE PAGINE DEL NOSTRO SITO, COME QUELLA DEL MENU' (CHE CAMBIA OGNI LUNEDI). SE VOLETE AVERE UN PREVENTIVO PER I VOSTRI CATERING SCRIVETECI A INFO@CIBARIO.IT